L’imprenditore genovese Aldo Spinelli ha accettato il patteggiamento nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione in Liguria, che ha coinvolto figure di spicco della politica regionale, tra cui l’ex presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Spinelli, noto terminalista portuale, patteggerà una pena di tre anni e due mesi, oltre alla confisca di circa 400mila euro.
Gli avvocati di Spinelli, Alessandro Vaccaro e Andrea Vernazza, hanno spiegato in una nota che, pur certi dell’innocenza del loro assistito, hanno ritenuto più opportuno accettare il patteggiamento per evitare un lungo processo. La decisione, secondo i legali, è stata presa per preservare le aziende e la famiglia di Spinelli dai potenziali danni mediatici che sarebbero derivati dal prolungarsi del procedimento giudiziario.
I difensori hanno sottolineato che, nonostante la scelta sofferta, la Procura ha riconosciuto la correttezza e la legittimità delle pratiche amministrative oggetto del processo, ribadendo l’assenza di irregolarità rispetto all’interesse pubblico.
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Il patteggiamento dovrà essere approvato dal giudice per le udienze preliminari (gup), che avrà l’ultima parola sulla congruità della pena concordata, come avvenuto anche per gli altri indagati coinvolti, tra cui Toti e Signorini.
Con questa decisione, Spinelli spera di porre fine a una vicenda giudiziaria che ha tenuto la scena pubblica ligure per mesi, con ripercussioni significative sul panorama politico e imprenditoriale della regione.