Giovanni Toti, ex governatore della Liguria, è stato rilasciato dagli arresti domiciliari dopo quasi tre mesi, nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione in Liguria. La decisione del giudice per le indagini preliminari (GIP) di revocare l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari è arrivata questa mattina, confermata dall’entourage di Toti.
La misura cautelare era stata imposta il 7 maggio scorso, ma con le recenti dimissioni di Toti, sono venuti meno i presupposti per mantenerla, come il rischio di reiterazione del reato e l’inquinamento probatorio. La procura di Genova aveva espresso parere favorevole alla revoca, che è stata decisiva per il rilascio dell’ex governatore.
Nel frattempo, Giacomo Giampedrone, assessore regionale e stretto collaboratore di Toti, si è recato presso l’abitazione dell’ex governatore ad Ameglia, per un incontro immediato dopo la notifica della revoca degli arresti domiciliari.
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Questa vicenda segna un momento cruciale nell’inchiesta sulla corruzione in Liguria, mettendo fine a una delle misure cautelari più significative contro l’ex presidente della regione. Toti, che recentemente è stato coinvolto anche in un’accusa di finanziamento illecito, attende ora il completamento delle pratiche burocratiche per lasciare ufficialmente la sua casa di Ameglia.
Continueremo a seguire gli sviluppi di questa complessa inchiesta che ha scosso la politica ligure e italiana.