ULTIM’ORA – Caso Conte – Grillo – Ecco cosa sta succedendo! – LE INDESCRIZIONI

Il 21 ottobre, durante la presentazione del libro di Giulio Gambino su Domenico De Masi, Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle (M5S), ha affrontato questioni cruciali legate al futuro del movimento, tra cui il ruolo del fondatore Beppe Grillo, il processo costituente in corso e la ricostruzione della piattaforma Rousseau. Le dichiarazioni di Conte riflettono un momento di trasformazione e rinnovamento per il M5S, con implicazioni significative sulla struttura organizzativa e sulla partecipazione interna.

Il “Parricidio” di Grillo: Un Malinteso Giornalistico

Alla domanda se il processo costituente rappresenti un “parricidio” politico nei confronti di Grillo, Conte ha risposto che questa è una “ricostruzione giornalistica” non corrispondente alla realtà. Ha chiarito che, sebbene sia in atto un processo di democrazia partecipativa, questo non implica un tradimento o un abbandono del fondatore. Al contrario, il confronto aperto e deliberativo è volto a raccogliere e sistemare le proposte che giungono dagli iscritti e dai sostenitori, anche se queste includono cambiamenti significativi alla leadership o alla governance. Tra le proposte c’è anche quella di modificare il ruolo statutario del garante, un punto che evidenzia l’evoluzione del movimento verso forme più collegiali di gestione.

Oltre la Democrazia Diretta: Un Esperimento Partecipativo Senza Precedenti

Conte ha spiegato che il M5S sta rilanciando un processo costituente che va oltre il concetto tradizionale di democrazia diretta, finora uno dei pilastri del movimento. In passato, il M5S ha adottato la pratica di sottoporre ai suoi iscritti quesiti specifici decisi dalla leadership. Ora, invece, il nuovo esperimento mira a coinvolgere una platea più ampia, offrendo la possibilità a tutti, iscritti e non, di contribuire con proposte e suggerimenti per la riorganizzazione del movimento. Questa evoluzione rappresenta un tentativo innovativo di ampliare la partecipazione democratica interna, utilizzando le tecniche più avanzate di consultazione deliberativa.

La Piattaforma Rousseau: Una Rinnovata Chiave di Partecipazione

Un altro punto centrale toccato da Conte è stato il ruolo della piattaforma Rousseau, storicamente un elemento chiave per il M5S, permettendo di attuare il principio della democrazia diretta e del “uno vale uno”. Conte ha rivelato che vi sono stati problemi significativi nella gestione della piattaforma, a causa della mancata vendita e del controllo sull’archivio degli iscritti. La piattaforma, infatti, era di proprietà del movimento, ma la gestione era affidata a Davide Casaleggio. Questo ha portato a tensioni interne e alla necessità di intraprendere azioni legali per riacquisire il controllo della piattaforma.

Conte ha annunciato che il movimento sta ricostruendo la piattaforma Rousseau “in tutte le sue articolazioni”, una decisione che riflette il desiderio di rilanciare il dialogo con la base e rafforzare i meccanismi partecipativi. Ha aggiunto che questa nuova fase della piattaforma mira a recuperare l’eredità del defunto sociologo Domenico De Masi, il quale sarebbe stato orgoglioso di vedere il M5S impegnato in questo rinnovamento tecnologico e partecipativo.

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Un Movimento in Evoluzione

Le dichiarazioni di Conte segnano un passaggio importante per il M5S, impegnato in un processo di riflessione e rinnovamento che coinvolge non solo i vertici ma anche la base. La possibilità di modificare il ruolo del garante e di adottare una struttura più collegiale rappresenta un cambiamento di rotta significativo rispetto al passato, che potrebbe influenzare profondamente l’identità e il funzionamento del movimento.

Il processo costituente avviato da Conte non è solo un tentativo di riorganizzazione interna, ma anche un esperimento di democrazia partecipativa che potrebbe segnare un punto di svolta nella politica italiana. Se riuscirà a portare avanti queste riforme, il M5S potrebbe porsi come un modello innovativo di partecipazione politica, capace di andare oltre le pratiche tradizionali e di ridefinire il ruolo dei movimenti nel panorama politico nazionale ed europeo.
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