La maggioranza ha appena chiesto la seduta fiume per approvare il disegno di legge sull’autonomia differenziata! Che vergogna! Preferiscono lavorare con il favore delle tenebre! Così la deputata M5S Ilaria Fontana.
Ecco a voi tutti gli aggiornamenti su cosa sta accadendo stanotte alla Camera
*Autonomia, nessun accordo in capigruppo, seduta fiume fino a ok finale*
È una notte movimentata alla Camera dei Deputati, dove la maggioranza di centrodestra ha chiesto e ottenuto una seduta fiume per approvare il disegno di legge sull’autonomia differenziata. L’aula ha votato con una maggioranza di 54 voti a favore della seduta ininterrotta fino all’approvazione finale del provvedimento. La richiesta è stata avanzata dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, dopo che nella conferenza dei capigruppo non era stato possibile trovare un accordo sull’ordine dei lavori.
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La decisione ha scatenato reazioni furiose dall’opposizione. Federico Fornaro del Partito Democratico ha definito la mossa “una forzatura inaccettabile che risponde a logiche politiche, non istituzionali”. Fornaro ha accusato la maggioranza di alterare i rapporti tra maggioranza e opposizione, descrivendo la situazione come “un errore, uno sfregio della Costituzione, è dittatura della maggioranza”.
Anche il vicepresidente di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), Marco Grimaldi, ha espresso la sua indignazione, affermando che non ci saranno accordi con chi non rispetta il Parlamento. “Vogliono chiudere il patto scellerato con il premierato e, con questa ossessione, la destra impone ritmi forsennati e inutili per chiudere lo Spacca Italia”, ha dichiarato Grimaldi.
Dure critiche sono arrivate anche da Movimento 5 Stelle e Azione. Agostino Santillo del M5S ha parlato di “aula violentata” e ha promesso di contrastare il provvedimento emendamento per emendamento. Elena Bonetti di Azione ha denunciato “l’ennesima forzatura” della maggioranza, sottolineando la mancanza di rispetto per le istituzioni.
La seduta fiume proseguirà senza interruzioni fino all’approvazione finale del disegno di legge, mantenendo alta la tensione tra maggioranza e opposizione. La mossa del centrodestra è vista come un tentativo di accelerare l’approvazione del controverso disegno di legge sull’autonomia differenziata, che mira a concedere maggiori poteri e autonomia alle regioni.
Resta da vedere come evolverà la situazione nelle prossime ore e quali saranno le ripercussioni di questa notte di tensione sulla politica italiana.
Intanto, in Senato è stato approvato il premierato
Forte del risultato elettorale, la maggioranza ha approvato al Senato, in prima lettura, il ddl sul premierato, accelerando contemporaneamente alla Camera sull’autonomia differenziata. Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega a Palazzo Madama, ha definito l’approvazione parte di “un accordo politico” tra i partiti della coalizione di governo, contrariamente a quanto afferma l’opposizione che protesta contro le due riforme.
Il ddl costituzionale, che punta all’elezione diretta del presidente del Consiglio, è passato al Senato con 109 sì, 77 no e un solo astenuto, senza particolari disordini. L’opposizione ha manifestato il proprio dissenso sventolando copie della Costituzione, prontamente imitati dai parlamentari di centrodestra che, oltre ai libri, hanno sventolato anche bandiere tricolori. La premier Giorgia Meloni ha definito l’approvazione un “primo passo avanti che rafforza la democrazia”.
La seduta è stata trasmessa in diretta TV, con il presidente di Palazzo Madama, Ignazio La Russa, che non si aspettava azioni di disturbo. Dopo l’approvazione, i senatori di opposizione sono scesi in piazza a Santi Apostoli, mentre quelli di Fratelli d’Italia hanno organizzato un flashmob a San Luigi dei Francesi, intonando l’inno nazionale.
La ministra per le Riforme, Elisabetta Casellati, ha espresso grande soddisfazione, affermando che “il treno è partito e non si torna indietro”. Anche il presidente della Commissione Affari costituzionali, Alberto Balboni, ha espresso soddisfazione, mentre l’opposizione ha bollato entrambe le riforme come “pericolose”. I capigruppo del M5S e di AVS hanno invocato un referendum, ipotesi che non preoccupa il presidente La Russa.
Azione e Italia Viva hanno criticato il ddl, con Carlo Calenda e Enrico Borghi esprimendo preoccupazione per le conseguenze politiche. Il capogruppo di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha riassunto il testo come “più popolo e meno palazzo”, mentre il Dem Francesco Boccia ha parlato di “bulimia di potere” da parte della maggioranza. Marcello Pera di Fratelli d’Italia ha risposto alle critiche dicendo: “È festa oggi, non sciupiamo l’atmosfera”.
La risposta di Conte dalla piazza VIDEO sotto
Se pensano di fermarci con le aggressioni in Aula si sbagliano di grosso. La piazza di oggi e’ la risposta dei cittadini a chi governa con arroganza e prepotenza, a chi considera il tricolore una ‘provocazione’, a chi vuole la secessione dell’Italia e una sconcia riforma di governo per affidare il comando del Paese a una sola persona”. Lo scrive Giuseppe Conte sui social rilanciando con diverse immagini – in cui il tricolore e’ in primo piano – la manifestazione delle opposizioni in piazza Santi Apostoli, a Roma, contro il premierato e l’autonomia differenziata. “Questo attacco all’unita’ d’Italia e alla Costituzione trovera’ in noi un fermo baluardo. Li contrasteremo in Parlamento e nelle piazze. Non passeranno”,