Ci sono importanti novità che riguardano il caso di Daniela Santanché. La notizia è dell’ultima ora: Il ministro del turismo Daniela Santanchè è stata indagata per truffa ai danni dello stato. Un nuovo fronte giudiziario si apre per la ministra del Turismo Daniela Santanché, secondo le anticipazioni di Repubblica. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo sulla vicenda della ex manager di Visibilia Federica Bottiglione, che ha raccontato di aver lavorato per il gruppo che faceva capo alla senatrice di FdI nonostante fosse in cassa integrazione a zero ore, utilizzando i fondi per la Cig durante l’emergenza Covid. La donna, che aveva l’importante ruolo di responsabile degli affari societari del gruppo aziendale oggi in dissesto, nei mesi scorsi ha raccontato la sua vicenda ai militari della Guardia di Finanza e la sua testimonianza è finita sul tavolo dei magistrati milanesi, che a loro volta hanno ascoltato le parole della ex dipendente.
Sullo sfondo, come scritto oggi dal Fatto Quotidiano, c’è l’ipotesi di reato di truffa aggravata ai danni dello Stato. Secondo quanto appreso da Repubblica da fonti giudiziarie, il fascicolo seguito dalla pm Maria Gravina e dal procuratore aggiunto Laura Pedio (che lavorano già sugli altri filoni legati alla ministra) è al momento un “modello 45”, quindi tecnicamente senza ipotesi di reato né indagati. Ma l’impressione è che l’inchiesta possa presto fare un salto in avanti, sommandosi così agli altri guai della titolare del Turismo del governo Meloni. E che l’ipotesi di truffa allo Stato possa essere più di un’ombra.
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L'inchiesta di Report e le dichiarazioni shock dell'ex dipendente della Santanchè
Intervistata da Report, Bottiglione ha raccontato pubblicamente la sua storia. “Non sapevo di essere in cassa integrazione a zero ore, non mi è stato comunicato”, ha detto. L’ex dipendente continuava a lavorare e il suo stipendio, che teoricamente doveva essere più basso proprio per via della “cassa”, rimaneva uguale grazie a dei rimborsi spese chilometrici versati dall’azienda che andavano a compensare le minori entrate. In quello stesso periodo, Bottiglione aveva anche un contratto di consulenza con il presidente del Senato Ignazio La Russa e, stando a quanto ha raccontato, la stessa Santanché le chiedeva di svolgere delle mansioni. La ministra, durante la sua relazione in Parlamento, aveva invece escluso che la dipendente avesse messo piede in azienda durante il periodo incriminato. Una vicenda allo studio degli investigatori della Gdf.
Questo filone si somma all’inchiesta per falso in bilancio e bancarotta che vede indagate sei persone a Milano, tra cui Santanché, il compagno Dimitri Kunz d’Asburgo e la sorella. Sempre nel Visibilia-gate è finita pure la strana vicenda della villa in Versilia acquistata da Laura De Cicco, moglie di La Russa, e dal compagno, per 2,45 milioni e rivenduta, dopo quasi un’ora, all’imprenditore Antonio Rapisarda per un milione in più. Una maxi plusvalenza che ha portato l’unità speciale di Bankitalia a redigere una Sos (segnalazione di operazione sospetta) trasmessa poi alla Guardia di Finanza.
E ancora, rimane aperta la guerra davanti ai giudici del tribunale civile dopo l’esposto di alcuni soci di minoranza sulla gestione della galassia Visibilia. In questo caso la Procura nelle scorse settimane ha depositato due consulenze che evidenziano irregolarità finanziarie e di bilancio nei conti delle società. Infine, sui debiti di varia natura accumulati da Visibilia un procedimento è in corso anche davanti ai giudici del tribunale fallimentare. Santanché spera nell’ok dell’Agenzia delle Entrate alla rateizzazione in dieci anni di un debito col Fisco di 1,2 milioni di euro.