ULTIM’ORA SHOCK: Caso Ministra Santanché. Ecco cosa ha chiesto la Procura di Milnao… TUTTI I DETTAGLI

La Procura di Milano ha ufficialmente richiesto il rinvio a giudizio per la Ministra del Turismo, Daniela Santanchè, in relazione al caso Visibilia. L’accusa riguarda il reato di falso in bilancio per le irregolarità finanziarie riscontrate nelle aziende Visibilia Editore e Visibilia Editrice. Secondo i pubblici ministeri, Santanchè sarebbe stata consapevole delle irregolarità nei conti e avrebbe taciuto per nasconderle.

Le Accuse della Procura

L’indagine, condotta dai pm Marina Gravina e Luigi Luzi, si concentra sulle attività finanziarie svolte tra il 2016 e il 2022 nelle aziende legate a Santanchè. In questo periodo, la ministra e gli altri membri del Consiglio di Amministrazione, tra cui il compagno Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena, l’ex compagno Canio Giovanni Mazzaro e altri familiari e dirigenti, avrebbero sistematicamente mascherato la situazione finanziaria precaria delle aziende, evitando di informare azionisti e pubblico delle perdite milionarie subite dalle società.

Le irregolarità nei bilanci, secondo la Procura, non potevano essere ignote agli imputati. Il pubblico ministero ha descritto come la società abbia continuato a produrre bilanci ottimistici, che non riflettevano l’effettivo stato economico dell’azienda, mantenendo inalterata la fiducia dei piccoli azionisti, i quali non avevano idea delle criticità interne. Questa rappresentazione non realistica sarebbe stata finalizzata a evitare ricapitalizzazioni onerose e a preservare un’immagine di stabilità finanziaria.

Gli Imputati e le Prossime Fasi del Processo

In totale, sono venti gli imputati coinvolti nella vicenda, tra cui non solo membri del consiglio d’amministrazione, ma anche manager e familiari della ministra. Durante l’udienza preliminare, l’ex membro del cda di Visibilia Editore, Federico Celoria, ha avanzato una richiesta di patteggiamento, mentre due società hanno già accettato una sanzione amministrativa. Al momento, il giudice per le udienze preliminari (gup), Anna Magelli, ha programmato la prossima udienza per il 26 novembre 2024, data in cui è prevista la decisione finale riguardo al rinvio a giudizio della ministra e degli altri imputati.

Le Posizioni delle Parti Civili e il Coinvolgimento degli Azionisti

All’interno del procedimento si sono costituiti parte civile alcuni piccoli azionisti di Visibilia, assistiti dagli avvocati Antonio Piantadosi e Nicla Castelluccio. In particolare, il finanziere Giuseppe Zeno, rappresentante degli azionisti di minoranza, ha affermato di aver subito un danno economico superiore a 179.000 euro. La decisione di investire in Visibilia, ha spiegato Zeno, è avvenuta sulla base di bilanci che rappresentavano un’immagine falsata della situazione economica, e la sua richiesta di costituzione di parte civile sottolinea come, con una gestione corretta e trasparente, non avrebbe acquistato azioni del gruppo.

Il Codacons aveva tentato di inserirsi nel procedimento come parte civile, ma tale richiesta è stata respinta dal gup Magelli, che ha ammesso invece solo alcuni piccoli azionisti come soggetti danneggiati dalle operazioni finanziarie incriminate.

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Le Accuse della Procura: “Tutti sapevano Tutto”

Il caso Visibilia si è inasprito ulteriormente con le parole dei pm Gravina e Luzi, che hanno sostenuto con fermezza come “tutti sapevano tutto”. Secondo l’accusa, la gestione finanziaria di Visibilia era caratterizzata da perdite costanti e da una persistente incapacità di generare profitti. Questa situazione, sostiene la Procura, era ben nota a Santanchè e agli altri imputati, ma veniva sistematicamente nascosta con l’approvazione di piani industriali irrealistici, finalizzati a mantenere artificiosamente un’immagine positiva della società.

I pm hanno sottolineato come anche la società di revisione dei conti BDO, pur non imputata, sia stata sanzionata da Consob per il mancato rilevamento delle irregolarità. Questo dettaglio ha aggiunto ulteriore peso alle accuse, facendo emergere un quadro di gestione opaca che avrebbe gravemente penalizzato gli azionisti.

La Difesa degli Imputati

Nell’udienza preliminare, gli avvocati difensori di Santanchè e degli altri imputati hanno presentato numerose eccezioni procedurali, contestando le modalità con cui è avvenuta la notifica degli avvisi di conclusione delle indagini preliminari. Tuttavia, queste eccezioni sono state respinte dal gup Magelli, che ha confermato la regolarità delle notifiche e ha permesso alla Procura di proseguire con la sua esposizione dei fatti.

In conclusione, il caso Visibilia rappresenta una sfida importante per la ministra Daniela Santanchè, il cui futuro giudiziario e politico potrebbe dipendere dalle decisioni della magistratura milanese. La prossima udienza del 26 novembre sarà cruciale per capire se la vicenda si tradurrà in un processo formale, aprendo così una fase dibattimentale che potrebbe coinvolgere ulteriormente il dibattito pubblico e istituzionale attorno alla gestione delle aziende e alla trasparenza dei bilanci.
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