Dopo sette anni di attesa, l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi (M5S) ha ottenuto giustizia in tribunale contro Augusto Minzolini, giornalista ed ex senatore di Forza Italia. In un post pubblicato oggi su Facebook, Raggi ha annunciato la sentenza, che condanna Minzolini per una serie di insulti rivolti pubblicamente nei suoi confronti su Twitter.
I Fatti: Una Caduta e un’Offesa
La vicenda risale a sette anni fa, quando Minzolini fu vittima di una caduta in motorino su una strada municipale di Roma. In quell’occasione, il giornalista si scagliò contro Virginia Raggi, allora sindaca, con un tweet in cui la definiva “incapace, ignorante, demente e intellettualmente disonesta”. Il nodo del contendere era la competenza sulla manutenzione della strada: secondo quanto riportato dalla stessa Raggi, si trattava di una strada municipale e non comunale, dunque non di diretta responsabilità del Comune di Roma.
“Pensò di prendersela con me e mi insultò pubblicamente per dare sfogo alla sua frustrazione”, ha dichiarato Raggi, sottolineando come le sue parole non avessero alcuna giustificazione, a prescindere dalle circostanze. Nonostante l’incidente non abbia avuto conseguenze fisiche per Minzolini, il giornalista non esitò a riversare il proprio malcontento sulla sindaca.
La Battaglia Legale
Raggi decise di portare Minzolini in tribunale, rifiutando di accettare insulti così gravi senza reagire. “L’ho citato in tribunale e quando c’è stato l’incontro di mediazione non si è presentato”, ha spiegato l’ex sindaca. A differenza di quanto molti avrebbero fatto, Raggi non ha cercato un risarcimento economico. “Ho scelto di non percorrere la strada del risarcimento perché volevo delle scuse ‘vere’. Non sono né ‘demente’, né ‘incapace’, né ‘ignorante’, né ‘intellettualmente disonesta’.”
Il processo, come spesso accade nei casi di diffamazione, è stato lungo e complesso. Solo oggi, sette anni dopo i fatti, il tribunale ha emesso una sentenza che riconosce la gravità delle offese e condanna Minzolini.
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Le Reazioni di Raggi
Virginia Raggi ha espresso la propria soddisfazione per la sentenza: “Sono stati necessari sette lunghi anni, ma giustizia è fatta.” La vicenda rappresenta, per lei, non solo una vittoria personale, ma anche un messaggio più ampio contro l’uso dei social per diffamare e insultare figure pubbliche senza conseguenze.
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Un Segnale Contro l’Odio Online
Questo caso si inserisce in un dibattito sempre più acceso sulla responsabilità delle parole, specialmente sui social media. Raggi ha ricordato come sia fondamentale contrastare il clima di odio e disinformazione che spesso caratterizza il discorso pubblico online, soprattutto nei confronti di figure istituzionali. La condanna di Minzolini rappresenta un precedente importante per tutti coloro che, vittime di insulti o diffamazioni, scelgono di percorrere la via legale.
La sentenza è stata accolta con favore anche da sostenitori di Raggi e da membri del Movimento 5 Stelle, che hanno visto in questa vicenda un esempio di resistenza contro la diffamazione gratuita. Il messaggio è chiaro: il tempo può essere lungo, ma la giustizia, alla fine, arriva.
Augusto Minzolini in foto: