Roberto Vecchioni non ha usato giri di parole per definire i politici italiani durante l'ultima puntata di Di Martedì.
Roberto Vecchioni non ha usato giri di parole per definire i politici italiani durante l’ultima puntata di Di Martedì. Sentite cosa ha detto: “I nostri politici stanno cambiando il linguaggio, il ruolo da interpretare, la missione che svolgono?” gli chiede Giovanni Floris. “No, dovrebbero proprio andarsene via. Il politico che stavamo vedendo adesso, che è una delle mie simpatie, perché finalmente c’è una persona con la testa, con intelligenza e con la logica del suo partito, che è Calenda, ma moltissimi sarebbe meglio se se ne andassero proprio via e si portassero via anche la sedia” conclude Vecchioni tra gli applausi del pubblico in studio.
Cosa ha detto Vecchioni da Floris
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Tra le altre cose il cantante ha parlato anche del famoso slogan di questa destra al governo: “Dio, Patria, famiglia non è appannaggio della destra, basta che ognuno possa avere il suo Dio e la famiglia che vuole. Aggiungerei a queste tre cose ‘umanità'” ha detto Vecchioni. Poi c’è stato il suo commento alle manganellate contro gli studenti a Pisa: “Ribrezzo è la prima impressione, caduta verticale della cultura e poi il bisogno di accettare qualsiasi manifestazione che non sia violenta. In democrazia c’è questa libertà meraviglio di dire ‘non sono d’accordo'” ha concluso il cantautore.