Oggi c’è stato un commovente intervento alla Camera da parte di una deputata del M5S, Daniela Morfino: “Basta subire violenza dall’uomo che pensi di amare, che pensi ti ami sinceramente e poi scopri che invece è un mostro… Scopri che il mostro mostro dorme accanto a te. Scusate, queste donne devono avere un segnale tangibile da parte nostra e a noi spetta il compito di sostenerle e incoraggiarle alla denuncia. Rifiuto di pensare che quando io donna dico no il mio no deve essere frainteso: quando una donna dice no dice basta, tu uomo ti devi fermare se ti ritieni tale. Non esistono attenuanti, lo dico soprattutto perché questo argomento lo sento sulla mia pelle, io questo drammatico problema l’ho vissuto in prima persona, presidente, conosco bene il dramma che vivono queste donne. E concludo presidente: con questo disegno di legge la maggioranza non toglie nulla al codice rosso, ma aggiunge ben poco, se pensate che sia questo il modo di contrastare la violenza sulle donne siete fuori strada. Questa legge è solo un’operazione spot, certo non abbiamo nulla in contrario, per questo annuncio che il Movimento 5 Stelle voterà a favore, ma se vogliamo veramente continuare ad affrontare questa tragedia dobbiamo fare un lavoro più serio, si deve fare molto di più” conclude la deputata nel suo intervento fra gli applausi della Camera.
Nel frattempo, è stato dato il via libera definitivo dell’Aula al disegno di legge per l’avocazione delle indagini per i delitti di violenza domestica o di genere. Il testo è stato definitivamente approvato a Montecitorio con 200 voti a favore, nessun contrario e 61 astenuti (Pd e Avs). La norma si inserisce nell’ambito del cosiddetto ‘Codice rosso’: prevede un’ulteriore ipotesi di avocazione delle indagini preliminari da parte del procuratore generale presso la Corte d’appello, che ricorre quando il pm, nei casi di delitti di violenza domestica o di genere, non senta la persona offesa entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato.
Tra l’altro proprio oggi si è verificato l’ennesimo femminicidio. Una donna di 39 anni, infatti, è stata uccisa con tre colpi di fucile dall’ex compagno. Marisa Leo, 39 anni, una figlia di quattro, è morta in una pozza di sangue nelle campagne tra Mazara del Vallo e Marsala, nel trapanese. A sparare, secondo la prima ricostruzione, è stato Angelo Reina, 42enne imprenditore di Valderice, che è fuggito dopo l’omicidio e arrivato a Castellammare del Golfo si è suicidato. Il suo corpo è stato ritrovato dagli agenti della Polstrada, che nell’auto hanno ritrovato la pistola con cui si è sparato e un fucile utilizzato da poco.
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La vittima era responsabile marketing e pubbliche relazioni della cantina Colomba Bianca. L’ex compagno era già stato denunciato di stalking dalla donna nel 2020, anche se poi due anni dopo Maria Leo aveva ritirato la querela. Secondo gli inquirenti, oggi Angelo Reina le ha chiesto un incontro nella contrada Ferla per parlare della tutela della figlia in comune. Un incontro che per Marisa è stato fatale. Non si conosce ancora l’esatta dinamica dell’omicidio. Si sa solo che in quelle campagne è rimasto il corpo senza vita della donna. Sono stati i familiari di lei a lanciare l’allarme: sapevano dell’appuntamento, hanno provato a chiamarla al cellulare ma senza risposta.
«La nostra comunità è sconvolta da quanto accaduto», dice Domenico Venuti, sindaco di Salemi, il paese di Marisa. «Non ci sono parole per descrivere il dolore per una tragedia assurda e inaccettabile. Esprimo il cordoglio e la vicinanza alla famiglia a nome mio, dell’amministrazione e di tutta la città di Salemi. Ci stringiamo ai familiari nel ricordo di una ragazza solare che amava la vita. Il giorno dei funerali sarà lutto cittadino a Salemi: è necessario accendere i riflettori su un fenomeno inaccettabile e insopportabile come il femminicidio. Ciao Marisa».
«Ti faccio solo una promessa: renderò onore al tuo ‘futuro’, se così si può chiamare con tutti i mezzi che ho. Cara Marisa, infinitamente grato per tutto ciò che mi hai donato», ha scritto su Instagram Giuseppe Gambino, direttore della Colomba bianca, in una foto che lo ritrae assieme alla donna. Sul profilo Instagram di Marisa, pieno di immagini della donna sorridente, un post con una bimba su un’altalena al tramonto. È la figlia Alice, “Ti porto al mare”, scriveva la mamma qualche settimana fa. Ora, non sarà più possibile.