Virginia Raggi contro il governo: ecco cosa ha scritto sui social

Ve ne avevamo parlato questa mattina. Dopo la scomparsa del papà di Giuseppe Conte, oggi è venuto a mancare Lorenzo Raggi, padre dell’ex sindaca di Roma, Virginia Raggi. Lo avevano fatto sapere i consiglieri municipali M5S e della Lista Civica Raggi, con tutto il M5S di Roma, in una nota: “Esprimiamo profondo cordoglio e ci stringiamo attorno a Virginia Raggi per la triste scomparsa di suo papà Lorenzo. Le siamo vicini in questo momento di grande dolore”, scrivono Linda Meleo, Antonio De Santis, Paolo Ferrara e Daniele Diaco consiglieri municipali M5S a Roma.

Virginia Raggi però nei giorni scorsi aveva pubblicato un lungo post sui social in cui aveva duramente attaccato il governo. Leggiamolo insieme: “In questi giorni stanno arrivando gli SMS dall’Inps a circa 2 milioni di famiglie con cui comunicano l’interruzione del reddito di cittadinanza. Il testo, in burocratese, si conclude con una esortazione: vedetevela voi con i servizi sociali dei comuni.

Ora, a parte lo squallore del mezzo scelto per la comunicazione (un po’ come essere lasciati con un SMS), immaginiamo che in questi anni milioni di famiglie hanno trovato un equilibrio che li ha traghettati anche fuori dalla pandemia e, all’improvviso, in un momento storico di crisi e inflazione, ora si ritrovano senza neanche un paracadute.

La misura, introdotta dal Movimento 5 Stelle e sostenuta oggi anche da altri partiti di sinistra, va cancellata. È stato detto che il reddito di cittadinanza pesava troppo sulle Casse dello Stato; che in alcuni casi è stato percepito da chi non aveva diritto; oppure che non era veramente efficace. E così, invece di aggiustare quello che poteva essere migliorato, hanno deciso di buttare via tutto! E che il popolo si arrangi, del resto “se è finito il pane, mangino brioche”, come diceva Maria Antonietta.

La cosa più odiosa è che chi ha deciso di cancellare questa misura siede oggi al Governo e in Parlamento (lato maggioranza e Terzo Polo), prendendo uno stipendio che si aggira intorno ai 14 mila euro al mese, oltre all’Indennità di fine mandato (il TFR dei lavoratori normali, pari all’80% dell’importo mensile lordo dell’indennità, moltiplicato per il numero degli anni di mandato effettivo) oltre al vitalizio (la pensione), sulla quale hanno appena votato un aumento.

Ora, in tutta Italia questa misura interesserà migliaia di famiglie.

Non è un mistero che i Servizi Sociali comunali, già ampiamente provati, collasseranno e che, quindi, si dovrà aprire un braccio di ferro tra Comuni e Governo per trovare strumenti che possano compensare questi tagli e supportare le famiglie.

Nel frattempo, ci permettiamo di suggerire di esplorare, qualora a Roma la maggioranza guidata da Gualtieri non l’abbia cancellata, quella misura che con la mia Giunta avevamo ideato con il Microcredito: circa 3 mln di Euro ad un fondo in supporto di famiglie e piccolissimi imprenditori e ditte individuali. Misura che durante la pandemia ha letteralmente salvato migliaia di persone dalla disperazione e dall’usura, se non peggio.

Verranno tempi migliori, ma oggi è il momento di utilizzare quello che già esiste per resistere” si legge nel post di Virginia Raggi.

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