Un grande risultato in Parlamento per il M5S, dopo che Giuseppe Conte aveva beccato un emendamento vergognoso di Fratelli d'Italia.
“Dopo la denuncia del Movimento 5 Stelle, è stato ritirato il vergognoso emendamento che mirava ad aprire le porte dei comuni ai condannati per reati contro la Pubblica Amministrazione. Meloni e Fratelli d’Italia dovrebbero solo vergognarsi!” scrive così il M5S sui suoi canali social. Solo ieri vi raccontavamo del vergognoso emandamento che era stato presentato dal partito di Meloni al Senato. Ebbene, per fortuna Fratelli d’Italia ha ritirato l’emendamento e la “salvacorrotti” è stata cestinata. Ma riepiloghiamo un attimo cosa è successo.
La vergognosa "salvacorrotti" di Fratelli d'Italia
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
La denuncia era arrivata direttamente dal profilo social di Giuseppe Conte. “Porte aperte ai corrotti nei Comuni. Ecco la geniale trovata di Fratelli d’Italia. Al Senato il partito di Giorgia Meloni ha presentato un emendamento che apre alla possibilità di stendere il tappeto rosso nelle amministrazioni locali a chi è stato condannato per reati contro la Pubblica amministrazione. Anche i corrotti e chi ha depredato i soldi di tutti per i propri vantaggi personali potranno quindi avere un incarico in un’amministrazione locale. Con buona pace dei giovani, delle nuove e vecchie competenze che farebbero tanto comodo. Mentre il Governo colleziona ritardi sul Pnrr. Un’altra salvacorrotti. Un altro schiaffo all’Italia che crede nella legalità” si leggeva nel post di Conte.
In altre parole Fratelli d’Italia voleva cambiare le regole per l’assegnazione degli incarichi di vertice nei Comuni. L’obiettivo del partito di Giorgia Meloni era cancellare il divieto oggi in vigore di accedere al ruolo per i condannati per reati contro la Pubblica Amministrazione. La proposta era stata nascosta in un emendamento al decreto Anticipi in discussione al Senato e puntava anche a cancellare molte delle attuali regole sulle incompatibilità. Per fortuna il M5S li ha beccati e sono stati costretti a ritirare questa “porcata”.