Voto Cda Rai, Conte attacca a testa bassa il PD. Ecco perché – IL VIDEO

Il voto per l’elezione di due membri del Consiglio di amministrazione della Rai ha portato a una frattura significativa all’interno dell’opposizione. Il Partito Democratico, Italia Viva e Azione hanno deciso di non partecipare, sostenendo la necessità di una riforma della governance che renda l’ente più indipendente dai partiti. “Siamo coerenti con le cose che diciamo e non siamo disponibili a farci tirare per la giacca”, ha dichiarato la segretaria del PD, Elly Schlein, spiegando la scelta del partito di non prendere parte alla votazione. “Non c’è ragione di rinnovare il Cda, visto che già controllano la Rai. Non è una smobilitazione, è una mobilitazione ancora più forte fatta da una posizione di coerenza inattaccabile”, ha aggiunto.

Dall’altra parte, il Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra hanno invece deciso di partecipare alla votazione, segnalando i loro candidati. Giuseppe Conte, leader del M5S, ha criticato il PD per aver rotto l’unità dell’opposizione: “Noi siamo stati coerenti sulla Rai. Siamo con Avs, non capisco la decisione del Pd. Il Cda del servizio pubblico deve essere presidiato dalle forze di opposizione. La spaccatura c’è stata da parte del Pd insieme a Renzi”, ha dichiarato, facendo riferimento alla riforma della Rai del 2015. “Abbiamo visto che quando si parla di poltrone, vorrei che non fosse distratta l’attenzione: qui sono posizioni di rappresentanza delle opposizioni. Il CdA non è una poltrona, sono posizioni di controllo, di vigilanza”, ha aggiunto Conte, difendendo la posizione del suo partito.

Anche nel campo della maggioranza, i partiti si sono allineati sui loro candidati: Federica Frangi per Fratelli d’Italia e Antonio Marano per la Lega, con l’intento di garantire il controllo del CdA da parte del centrodestra. “Auspico che le opposizioni convergano su Simona Agnes, nome di garanzia, e non su qualche ex deputato”, ha dichiarato il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani.

Leggi anche

La divisione tra le forze di opposizione rischia di minare la creazione di un “campo largo” contro il governo, evidenziando divergenze strategiche che potrebbero avere ripercussioni sul futuro delle alleanze. Nel frattempo, l’iter per la riforma della governance Rai è stato avviato in Commissione di Vigilanza, con l’obiettivo di facilitare un confronto tra maggioranza e opposizione e sbloccare la situazione di stallo. “Il primo ottobre verranno incardinati tutti i disegni di legge, con l’obiettivo di agevolare un corretto e proficuo confronto tra maggioranza e opposizione”, ha annunciato il presidente dell’ottava Commissione di Palazzo Madama e senatore di Forza Italia, Claudio Fazzone, cercando di aprire un canale di dialogo con l’opposizione per trovare una soluzione condivisa.
IL VIDEO:

Condividi sui tuoi social:

Articoli popolari

Articoli più letti

Voce dei Cittadini