Voto Shock alla Camera: Ecco cosa hanno bocciato al M5S, parte la bagarre in Aula – VIDEO

Roma, 8 gennaio 2025 – Con 165 voti contrari e 93 favorevoli, la Camera dei Deputati ha respinto la pregiudiziale di costituzionalità presentata dal Movimento 5 Stelle (M5S) contro la riforma della giustizia proposta dal governo. Questo voto rappresenta una sconfitta significativa per il M5S, che si era opposto con forza a un disegno di legge (Ddl) ritenuto pericoloso per l’assetto costituzionale e per le garanzie dei cittadini.

Il Contesto della Riforma

La riforma, al centro delle polemiche, propone la separazione delle carriere tra magistratura giudicante e requirente. Secondo i suoi sostenitori, tale misura sarebbe necessaria per migliorare l’efficienza del sistema giudiziario e garantire maggiore indipendenza e trasparenza. Tuttavia, il M5S ha sollevato forti critiche, sostenendo che il provvedimento violi i principi della Costituzione italiana e gli obblighi internazionali assunti dall’Italia.

Le Accuse del M5S: “Riforma Pericolosa e Incostituzionale”

Intervenendo in aula, Alfonso Colucci, capogruppo del M5S in commissione Affari Costituzionali, ha delineato una dura requisitoria contro il Ddl. Secondo Colucci, la separazione delle carriere spezza l’unità della magistratura, minando la sua cultura giuridica unitaria e rendendo il sistema vulnerabile alle ingerenze politiche.

> “L’unità della magistratura non è un aspetto organizzativo, ma un presupposto fondamentale per garantire l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge. Con questa riforma, il Pubblico Ministero diventa progressivamente un ‘superpoliziotto’ vicino alla polizia giudiziaria e quindi al governo di turno, indebolendo il diritto al giusto processo”, ha dichiarato Colucci.

Il deputato ha anche sottolineato come il disegno di legge favorisca una “giustizia classista”, che andrebbe a beneficio dei potenti a scapito dei cittadini comuni. Colucci ha inoltre denunciato la cancellazione dell’abuso d’ufficio e il ridimensionamento di reati come il traffico di influenze, che renderebbero il sistema meno equo e più vulnerabile alla corruzione.

Le Critiche al Governo

Secondo il M5S, il governo non solo tradisce i principi costituzionali, ma si pone anche in contrasto con le direttive europee. Queste ultime richiedono il rafforzamento della giurisdizione per garantire uno stato di diritto equo ed efficiente. Colucci ha definito il Ddl una riforma che indebolisce le garanzie dei cittadini, trasformando il sistema giudiziario in un apparato più incline a sostenere gli interessi politici del momento.

> “Non è un intervento pensato per migliorare la giustizia, ma per indebolire le garanzie dei cittadini e favorire gli interessi del governo”, ha concluso Colucci.

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La Risposta della Maggioranza

Dal fronte governativo, il voto in aula è stato considerato una vittoria per portare avanti una riforma ritenuta cruciale. La maggioranza ha sostenuto che la separazione delle carriere è necessaria per una maggiore imparzialità e indipendenza del sistema giudiziario, senza che ciò comporti una compromissione dei diritti dei cittadini.

Le Prospettive Future

Con la pregiudiziale respinta, il Ddl proseguirà il suo iter parlamentare. Tuttavia, il clima resta teso e il dibattito sulla giustizia si preannuncia ancora acceso. Il M5S ha già annunciato che continuerà a opporsi fermamente a una riforma che considera una minaccia per la democrazia e per il principio di uguaglianza davanti alla legge.

Il voto di oggi segna un importante punto di svolta, ma al tempo stesso riapre un confronto politico e giuridico destinato a restare al centro dell’agenda nei prossimi mesi.
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